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Rischi climatici nel settore immobi­liare: Wüest Partner collabora con CLIMADA Techno­logies

Ultimo aggiornamento: 26. March 2025

I cambia­menti climatici rappre­sentano una sfida impor­tante per il settore immobi­liare. La frequenza e l’intensità degli eventi meteo­ro­logici estremi sono in aumento e possono ridurre signi­fi­ca­ti­va­mente il valore delle proprietà, con conse­guenze poten­zial­mente gravi per i proprietari, gli investitori e le istitu­zioni finan­ziarie. Poiché questi rischi possono mettere a repen­taglio anche la stabilità dell’intero mercato finan­ziario, le nuove normative stanno rendendo più strin­genti i requisiti per le aziende in termini di identi­fi­ca­zione dei rischi.

Wüest Partner sta colla­bo­rando con CLIMADA Techno­logies, uno spin-off del Politecnico di Zurigo specia­lizzato nell’a­nalisi dei rischi climatici, per valutare in modo proattivo i rischi posti dal cambia­mento climatico per il settore immobi­liare e sviluppare solide strategie di gestione. La colla­bo­ra­zione consente di identi­ficare tempe­sti­va­mente i rischi fisici del cambia­mento climatico e il loro poten­ziale impatto, in modo da poter prendere decisioni fondate per ridurre al minimo i rischi e rispettare i requisiti normativi.

Il cambia­mento climatico e il suo impatto sul settore immobi­liare

Gli effetti del cambia­mento climatico non possono essere trascurati. Eventi meteo­ro­logici estremi come ondate di calore, tempeste e forti preci­pi­ta­zioni si verificano sempre più frequen­te­mente e mettono a dura prova edifici e infra­strutture. I danni che ne derivano sono spesso enormi: solo nell’e­state del 2024, le tempeste in Vallese e in Ticino hanno causato danni per 160–200 milioni di franchi. Un esempio drastico è il disastro dell’al­lu­vione nella valle tedesca dell’Ahr nel 2021, che ha causato danni per circa 40,5 miliardi di euro, di cui solo il 20% circa è stato assicurato. Ma anche la siccità prolungata e le ondate di calore hanno il loro prezzo. In Grecia, nel 2023 è bruciato circa l’1,3% dell’intero paese, con gravi conse­guenze per l’eco­nomia e l’ambiente.

Oltre agli eventi meteo­ro­logici estremi acuti, il cambia­mento climatico comporta anche cambia­menti graduali e cronici. Un esempio è l’aumento delle tempe­rature, che provoca stress da calore («isole di calore»), soprat­tutto nelle città, e causa costi elevati di raffred­da­mento. Un altro esempio di rischi climatici cronici è il disgelo del perma­frost, che compro­mette la stabilità degli edifici e favorisce le frane nelle regioni montane.

L’aumento dei rischi climatici come sfida per il mercato finan­ziario

I rischi del cambia­mento climatico possono ridurre in modo signi­fi­cativo il valore delle proprietà. In questo contesto, si distingue tra rischi«fisici» e«transitori». I rischi fisici si riferi­scono ai rischi causati dagli effetti diretti del cambia­mento climatico, ossia misure preventive costose, elevati costi di ripara­zione in caso di danni, aumento dei premi assicu­rativi e dei costi di gestione, calo della domanda o minaccia di perdita degli affitti.

Tuttavia, non sono solo i proprietari di immobili a risentire dei rischi climatici fisici. Anche le banche, le compagnie di assicu­ra­zione e gli investitori si trovano ad affrontare rischi finan­ziari crescenti. Il calo dei valori immobi­liari ha un impatto diretto sui mercati finan­ziari: se i valori dei mutui ipotecari diminui­scono, le banche perdono le garanzie per i loro prestiti. Allo stesso tempo, aumenta il rischio che i mutuatari non siano più in grado di far fronte ai pagamenti, ad esempio a causa degli elevati costi di ristrut­tu­ra­zione, dell’au­mento dei premi assicu­rativi o dei tassi di interesse. Questo non solo può comportare un aumento dei costi di finan­zia­mento ma, nel peggiore dei casi, può desta­bi­lizzare interi mercati finan­ziari.

A diffe­renza dei rischi fisici dei cambia­menti climatici, i rischi transitori derivano dagli adegua­menti economici e normativi ai cambia­menti climatici. Si tratta, ad esempio, di normative più severe in materia di tutela ambientale e climatica, di mutati requisiti di mercato o di nuovi criteri di investi­mento. Questi possono avere un impatto signi­fi­cativo sulla reddi­tività finan­ziaria e sull’at­trattiva degli immobili, soprat­tutto se non vengono presi in consi­de­ra­zione in una fase iniziale.

Aumento dei requisiti normativi

In risposta ai rischi finan­ziari posti dagli effetti del cambia­mento climatico, diverse misure normative richiedono un’iden­ti­fi­ca­zione completa dei rischi fisici e transitori. Le aziende sono tenute a identi­ficare, analizzare e valutare siste­ma­ti­ca­mente i rischi climatici al fine di sviluppare strategie adeguate per gestirli e mitigarli. Il mancato rispetto di questi rischi può portare non solo a notevoli perdite econo­miche, ma anche a sanzioni normative.

UE: il regola­mento sulla tasso­nomia come punto di riferi­mento

Nell’U­nione Europea, il Regola­mento (UE) 2020/852, noto come Regola­mento sulla tasso­nomia, costi­tuisce un quadro centrale per gli investi­menti soste­nibili. Definisce un totale di sei obiettivi ambientali che vengono utilizzati per deter­minare se un’at­tività economica è consi­derata soste­nibile dal punto di vista ambientale. Le aziende che sono obbligate a fornire una rendi­con­ta­zione non finan­ziaria devono indicare in che misura le loro attività sono in linea con questi obiettivi.

L’analisi dei rischi climatici è parti­co­lar­mente impor­tante per l’obiettivo «adatta­mento ai cambia­menti climatici». Le aziende devono spiegare come i rischi legati al clima, sia fisici che transitori, influi­scono sulle loro attività econo­miche e quali misure stanno adottando per adattarsi. Questo crea traspa­renza e fornisce agli investitori una base solida per decisioni finan­ziarie soste­nibili.

Svizzera: la FINMA imple­menta nuovi requisiti

L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finan­ziari (FINMA) ha emanato nuove linee guida nella Circolare 2026/1 «Rischi finan­ziari legati alla natura», che entre­ranno in vigore gradual­mente a partire dal 1° gennaio 2026. Queste linee guida richiedono alle banche e alle compagnie di assicu­ra­zione di identi­ficare e valutare siste­ma­ti­ca­mente i rischi finan­ziari fisici e transitori legati alla natura, in parti­colare al clima, e di integrarli nei loro modelli di rischio. I requisiti includono l’imple­men­ta­zione di strutture di gover­nance adeguate, la realiz­za­zione di analisi di scenario e la divul­ga­zione di questi rischi al pubblico, che si applica a tutti gli istituti interessati. L’obiettivo è quello di rafforzare la resilienza delle istitu­zioni finan­ziarie ai rischi ambientali e climatici e di garantire la stabilità del sistema finan­ziario svizzero.

Partnership per un’analisi del rischio climatico basata sui dati

Per supportare gli operatori del settore immobi­liare nell’i­den­ti­fi­ca­zione e nella gestione dei rischi climatici fisici, Wüest Partner collabora con CLIMADA Techno­logies, uno spin-off del Politecnico di Zurigo specia­lizzato nella model­la­zione dei rischi climatici. L’azienda è nata dalla ricerca della Chair of Weather and Climate Risks del Politecnico di Zurigo e sviluppa analisi dei rischi climatici per diversi settori, tra cui quello immobi­liare e dei servizi finan­ziari.

Nel giugno 2024, CLIMADA Techno­logies è stata premiata con il »venture» Award nella categoria Finanza e Assicu­ra­zioni, a testi­mo­nianza della forza innovativa e dell’a­bilità scien­tifica dell’a­zienda. La metodo­logia utilizzata da CLIMADA Techno­logies si basa su simula­zioni clima­tiche all’a­van­guardia, che vengono combinate con infor­ma­zioni sull’e­di­ficio e dati finan­ziari chiave per consentire valuta­zioni precise del rischio a livello di proprietà.

La soluzione di CLIMADA Techno­logies offre una valuta­zione standar­dizzata del rischio climatico, che consente di valutare in modo oggettivo singole proprietà o interi porta­fogli e di renderli compa­rabili, una base fonda­mentale per investitori e istitu­zioni finan­ziarie. Inoltre, i modelli forni­scono previ­sioni di perdita finan­ziaria che quanti­ficano le poten­ziali perdite di valore.

Grazie alla colla­bo­ra­zione tra CLIMADA Techno­logies e Wüest Partner, i rischi climatici dell’intero patri­monio edilizio svizzero possono ora essere analizzati in modo completo in uno studio. I risultati di questo studio forni­scono preziose indica­zioni sull’im­patto dei rischi climatici fisici e saranno pubblicati nell’a­prile 2025.

Un passo decisivo per il futuro

La colla­bo­ra­zione tra CLIMADA Techno­logies e Wüest Partner combina una scienza climatica all’a­van­guardia con una profonda esperienza nel settore immobi­liare. Consente ai proprietari di immobili, agli investitori e alle istitu­zioni finan­ziarie di prendere decisioni basate sui dati che non solo rafforzano la resilienza fisica dei porta­fogli immobi­liari, ma soddi­sfano anche i requisiti normativi e minimizzano le perdite di valore a lungo termine.

L’obiettivo non è solo quello di rispettare le normative relative all’i­den­ti­fi­ca­zione dei rischi climatici fisici, ma anche quello di mostrare modi concreti per ottenere un settore immobi­liare soste­nibile e resiliente al clima. La partnership contri­buisce a garantire che il mercato non si limiti a reagire ai cambia­menti climatici, ma si prepari attiva­mente ad essi e rafforzi la propria resilienza in modo mirato. Crea traspa­renza e supporta una piani­fi­ca­zione lungi­mi­rante con l’obiettivo della stabilità economica. La combi­na­zione di una model­la­zione climatica avanzata e di una conoscenza completa del mercato è unica nel suo genere e crea una base resistente per una strategia immobi­liare resiliente.

«I rischi climatici sono una sfida, ma anche un’op­por­tunità. Insieme a Wüest Partner, creiamo traspa­renza e trasfor­miamo i rischi in conoscenze che consentono di prendere decisioni fondate. In questo modo, i proprietari di immobili e gli investitori possono non solo garantire valori a lungo termine, ma anche sviluppare strategie resilienti per il futuro. Chi agisce oggi sta dando attiva­mente forma alla trasfor­ma­zione del settore». – Simone Thompson, CEO di CLIMADA Techno­logies

«Negli ultimi anni e decenni, il profilo di rischio degli immobili è stato sempre più aggravato dai rischi fisici e il cambia­mento climatico conti­nuerà a guidare questo sviluppo in futuro. Tuttavia, noi di Wüest Partner abbiamo osservato che la gestione dei rischi fisici non è ancora siste­ma­ti­ca­mente radicata in molti porta­fogli. È quindi fonda­mentale che gli investitori guardino con atten­zione a questi rischi, li analizzino in modo mirato e adottino le conse­guenti misure di adatta­mento sia per le singole proprietà che per gli interi porta­fogli.» – Christoph Axmann, Partner di Wüest Partner.

Il settore immobi­liare sta affron­tando sfide impor­tanti, ma chi agisce per tempo può non solo garantire la stabilità finan­ziaria, ma anche contri­buire alla trasfor­ma­zione soste­nibile dell’in­du­stria. È proprio qui che entra in gioco questa partnership: consente di prendere decisioni fondate, di agire in modo lungi­mi­rante e di aprire nuove strade per un settore immobi­liare resiliente e a prova di futuro.