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Immobili a Basilea-Città: un porta­foglio immobi­liare sulla via della neutralità in termini di CO₂

Pubblicato: 12. April 2022Ultimo aggiornamento: 14. May 2025

Il patri­monio edilizio svizzero è attual­mente respon­sabile di circa un quarto delle emissioni di CO₂ dell’intero paese.Il settore immobi­liare deve quindi contri­buire in modo signi­fi­cativo affinché la Svizzera possa rendersi neutrale in termini di CO₂ entro il 2050.

Immobilien Basel-Stadt (IBS) ha richiesto la posizione in termini di CO2 del porta­foglio immobi­liare di oltre 300 immobili parte del patri­monio finan­ziario del Cantone della città di Basilea. Il compito si è rivelato molto arduo:: per prima cosaWüest Partner doveva scoprire la quantità di CO2 emessa dai vari immobili e mostrare in quale modo  fosse possibile raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. IBS, invece, si è interessata al modo con il quale si sono sviluppate le emissioni di CO2 a partire dal 1990 a oggi e  che cosa signi­fi­che­rebbe se l’obiettivo netto zero dovesse essere raggiunto più rapida­mente, ad esempio entro il 2040 o anche prima.

In questo compito Wüest Climate ha giocato un ruolo molto impor­tante. Grazie a questo strumento, siamo riusciti a calcolare le emissioni di CO₂ del porta­foglio delle attività finan­ziarie, questo per ogni anno dal 1990 al 2050, prendendo in consi­de­ra­zione l’intera piani­fi­ca­zione degli investi­menti di IBS e tutte le misure di manuten­zione previste per i prossimi anni.

I calcoli del modello hanno mostrato che il porta­foglio immobi­liare nelle attività finan­ziarie ha emesso poco meno dell’equivalente di 7 kg di CO₂ per m2 all’anno prendendo come area energetica di riferi­mento quella del 2020, pari a 16,2 Kg per m2 (meno della metà di quanto emesso dal patri­monio edilizio svizzero). Questo buon risultato è dovuto princi­pal­mente all’ampia fornitura di teleri­scal­da­mento nel Cantone della città di Basilea e al basso numero di sistemi di riscal­da­mento a gasolio, parte del portafoglio.Inoltre, gli immobili sono stati rinnovati regolar­mente in termini di efficienza energetica, questo affinché il fabbi­sogno di riscal­da­mento potesse essere signi­fi­ca­ti­va­mente ridotto.

Per la model­liz­za­zione delle emissioni di CO₂ fino al 2050, si è assunto che, se possibile, tutti gli immobili tuttora riscaldati tramite combu­stibili fossili saranno collegati alla rete di teleri­scal­da­mento in fase di sosti­tu­zione del sistema di riscal­da­mento attuale. Gli immobili privi di colle­ga­mento al teleri­scal­da­mento dovrebbero essere riscaldati in futuro sfrut­tando altri sistemi alimentati da energie rinno­vabili (ad esempio pompe di calore). E dove questo non fosse possibile, i valori auspicati di CO₂ dovrebbero essere raggiunti grazie alle eccedenze di energia rinno­vabile prove­nienti da altri immobili o attra­verso investi­menti legati a misure esterne assunte per la compen­sa­zione di CO₂ (certi­ficati, progetti legati alla prote­zione del clima).

La model­liz­za­zione delle ristrut­tu­ra­zioni effet­tuate finora ha dimostrato che le emissioni di CO₂ relative agli immobili parte del patri­monio finan­ziario del Cantone della città di Basilea si sono ridotte di circa il 70%, tra il 1990 e il 2020. Il settore immobi­liare della città di Basilea è quindi addirittura in anticipo sul percorso di riduzione previsto dall’ac­cordo sul clima di Parigi. Poiché la maggior parte delle misure di decar­bo­niz­za­zione è prevista nella fascia temporale tra il 2020 il 2040, le emissioni di CO₂ avranno raggiunto un livello molto basso di poco meno di 1 kg CO₂ per m2/per anno già nel 2040. In altre parole: IBS potrebbe raggiungere un’ampia neutralità in termini di CO₂ già entro il 2040.

CO₂ – percorso di riduzione degli immobili nelle attività finan­ziarie del Cantone della città di Basilea

A Basilea il continuo aumento delle fonti di energia rinno­vabile e le fluttua­zioni legate al mix energetico neces­sario per il teleri­scal­da­mento sono stati mappati tramite la pubbli­ca­zione di rapporti annuali.

Expli­cation

  • Ogni immobile è rappre­sentato da un punto.
  • Più grande è il punto, maggiori sono le emissioni totali di CO₂ delll’immobile
  • Più alto è il punto, più elevato è il valore delle emissioni di CO₂ per m2 .
  • Più il punto è a destra, minore è il tempo trascorso dall’ultima ristrut­tu­ra­zione energetica.
  • Le fluttua­zioni negli immobili riscaldati tramite teleri­scal­da­mento sono dipese da:, fornitura di teleri­scal­da­mento insuf­fi­ciente e sono state neces­sarie varie quantità a supporto, appro­vi­gio­nandosi da fonti di energia emetti­trici di CO₂ (soprat­tutto gas, in passato anche gasolio). Oggi, il teleri­scal­da­mento della città di Basilea offre due prodotti energetici:un prodotto più costoso a zero emissioni di CO₂ e una variante più economica, non comple­ta­mente priva di emissioni di CO₂
  • Quando si converte un immobile a una forma di riscal­da­mento priva di emissioni di CO₂ (teleri­scal­da­mento o pompa di calore), il punto corri­spon­dente scende sulla linea dello zero. Contem­po­ra­nea­mente, il punto di si riduce , poiché le ristrut­tu­ra­zioni energe­tiche effet­tuate implicano, a loro volta, una riduzione della richiesta di riscal­da­mento dell’im­mobile.

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