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Studio sull’e­co­nomia circolare: strategie per il tratta­mento degli edifici esistenti

Ultimo aggiornamento: 22. April 2025

Commis­sionato dall’Uf­ficio federale dell’am­biente (UFAM), questo progetto ha affrontato gli obiettivi contra­stanti che sorgono in relazione alle questioni di soste­ni­bilità negli edifici più vecchi. 

Special­mente con le proprietà più vecchie, sorgono molte domande sulla soste­ni­bilità. Quali misure sono soste­nibili: non fare nulla, rinnovare per l’effi­cienza energetica, aggiungere altri piani o costruire nuovo?

Per rispondere a questa domanda, sono state definite le seguenti metriche: Costo-efficacia, costi degli alloggi, uso del suolo, impronta di carbonio e intensità dei materiali. Uno dei principali risultati del progetto è stato che la ristrut­tu­ra­zione minima con sosti­tu­zione del riscal­da­mento rappre­senta spesso l’optimum per quanto riguarda la totalità dei cinque parametri sopra citati. La costru­zione sosti­tutiva, cioè la demoli­zione seguita da una nuova costru­zione, è spesso soste­nibile in modo completo solo nel caso di grandi riserve di utilizzo di oltre il 200%. Anche se la demoli­zione degli edifici distrugge lo spazio abitativo esistente e consuma una grande quantità di energia grigia, l’aspetto positivo di questo approccio, oltre al fatto che i nuovi edifici non emettono prati­ca­mente CO2, è soprat­tutto l’uso economico dello spazio di insedia­mento.

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